Per incarico del Comune di Valdagno, Ipros Ingegneria Ambientale S.r.l. di Padova ha redatto, ai sensi della D.G.R. 2948/2009, la Valutazione di Compatibilità Idraulica per il territorio del Comune di Valdagno, a supporto del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale (P.A.T.I.) che i Comuni di Schio e Valdagno hanno redatto ai sensi della L.R. 11/2004.
Tale valutazione fa seguito a quella già eseguita dalla scrivente per conto del Comune di Valdagno che accompagnava il P.R.G. 2003. Essa consiste sostanzialmente in una revisione ed aggiornamento della precedente, adattata al nuovo stato di fatto, alle nuove previsioni urbanistiche ed ai nuovi vincoli proposti dagli enti territoriali competenti.
Lo studio si basa, come quello del 2003, su ricerche conoscitive condotte presso gli stessi enti competenti sul territorio e su analisi e verifiche idrologiche ed idrauliche eseguite con l’utilizzo di modelli matematici. I risultati delle indagini hanno consentito di valutare gli effetti delle previsioni urbanistiche contenute nel P.A.T.I. con riferimento alle interferenze con la rete di fognatura e con quella idrografica naturale che sono destinate a convogliare e raccogliere gli scarichi delle acque meteoriche delle zone urbanizzate esistenti ed in progetto.
In via preliminare si è quindi condotta una analisi per valutare la consistenza e l’efficienza della rete idrografica naturale, costituita dal torrente Agno e dai suoi principali affluenti, ricercando in studi e progetti esistenti, reperiti presso gli archivi tecnici degli enti competenti sul territorio, informazioni e dati riguardanti gli stati idrometrici dei corsi d’acqua e quindi la loro pericolosità idraulica in condizioni di piena.
A tale riguardo si osserva che tutto il territorio del comune di Valdagno ricade entro il bacino idrografico dell’Agno-Guà che a sua volta fa parte del più ampio bacino del Brenta-Bacchiglione. Le acque meteoriche cadute al suolo sul territorio valdagnese sono convogliate a valle attraverso una rete di corsi d’acqua molto sviluppata, che ha come recapito finale l’alveo dell’Agno. Proprio nel tratto che attraversa il territorio comunale, in direzione da nord a sud, della lunghezza di circa 8.5 km, il torrente nel fondo valle riceve per l’appunto gli apporti di oltre una ventina di affluenti principali che scendono dai versanti in destra ed in sinistra idrografica.
Per completare l’indagine sulle condizioni di deflusso nelle reti di drenaggio, sistema idrografico naturale e fognatura, che interessano l’area del comune di Valdagno, si è considerata la rete fognaria principale che drena il territorio comunale, individuando le eventuali zone critiche attualmente presenti, utilizzando a tale scopo i dati riportati in studi e progetti esistenti e le informazioni ricevute dai tecnici presso l’ente gestore del servizio.
Alla luce dei risultati delle indagini conoscitive, note le previsioni urbanistiche contenute nel P.A.T.I., in buona parte riconfermate dal P.R.G. 2003, si sono quindi valutate le variazioni sul regime degli apporti alle reti di drenaggio determinate da tali scelte urbanistiche, considerando anche l’effetto che tali variazioni produrrebbero sul regime idraulico del torrente Agno, nel tratto in attraversamento all’abitato di Valdagno.
Come indicato nella delibera della Giunta Regionale del Veneto cui il presente studio fa riferimento si sono infine individuati alcuni possibili interventi tipici di compensazione e si sono formulate alcune prescrizioni da osservare nella realizzazione delle nuove strutture urbane con lo scopo di evitare che i nuovi insediamenti, in concomitanza degli eventi di piena, aggravino le condizioni di deflusso nelle reti di fognatura e nei corsi d’acqua ricettori degli scarichi e nel sistema idrografico di valle, la cui asta principale è costituita, come precedentemente accennato, dall’alveo del torrente Agno.
Per le indagini si sono utilizzati i due modelli matematici messi a punto nell’ambito dello studio condotto a supporto del P.R.G. del 2003, opportunamente modificati ed aggiornati secondo i nuovi dati raccolti.
Il primo modello, di tipo idrologico, consente di ricostruire, partendo dalle precipitazioni, la formazione di piene ipotetiche nei sottobacini che interessano il territorio del Comune di Valdagno ed in particolare nelle aree di espansione urbanistica previste nel P.A.T.I., considerando sia la “situazione attuale”, sia la “situazione di progetto” conseguente alla realizzazione delle espansioni urbanistiche stesse.
Il secondo modello matematico, di tipo idraulico, consente invece di valutare lungo l’alveo dell’Agno i massimi livelli idrometrici, in ipotesi di moto permanente, con cui si propagano le piene critiche e gli effetti su di essi degli interventi proposti.
Una volta integrati, rispetto a quelli raccolti nel 2003, i dati e le informazioni sullo stato di consistenza e di funzionamento delle reti di drenaggio naturale ed artificiale esistenti nel comune di Valdagno e dopo aver aggiornato i modelli matematici citati, le indagini sono state finalizzate:
- al calcolo con il modello idrologico degli idrogrammi di piena critici per tutte le superfici soggette a modifiche urbanistiche, sia nella situazione attuale, sia in quella conseguente alla realizzazione degli interventi previsti nel P.A.T.I.;
- alla valutazione con il modello idraulico di moto permanente delle quote idrometriche massime che si stabiliscono nell’alveo del T. Agno, nel tratto in superamento del centro abitato di Valdagno, nelle situazioni attuale e di progetto;
- alla valutazione degli interventi di compensazione da prevedere nello strumento di pianificazione urbanistica affinché i nuovi insediamenti non incrementino gli apporti alla rete di raccolta delle acque meteoriche, con il fine di non aggravare le condizioni di deflusso nella rete idrografica di valle e di evitare che eventuali fenomeni di esondazione dei corsi d’acqua considerati possano essere attribuiti alla realizzazione delle opere ora previste.