Modellazione della risalita del cuneo salino nel Fiume Adige

Modellazione della risalita del cuneo salino nel Fiume Adige

 

Lo sbarramento antisale situato in prossimità della foce dell’Adige è una barriera mobile posizionata in opera ed attivata durante il periodo irriguo, al fine di ridurre l’intrusione del cuneo salino nella parte terminale del fiume e garantire conseguentemente il servizio irriguo alle attività agricole che utilizzano l’acqua dell’Adige.

La barriera, realizzata in 7 moduli di paratoie unidirezionali aventi lunghezza pari a 13.2 metri costituiti da file di “flaps” di 80 cm ciascuna, copre l’intera sezione del fiume e consente il transito dei natanti attraverso il modulo posto in asse al fiume. Ogni modulo è composto da una parte fissa sul fondo ed ancorata a pali affioranti e da una parte mobile, realizzata con un reticolo di travi orizzontali e montanti verticali che sostengono i “flaps”. Questi dispositivi si basano su un funzionamento tipo clapet: aprendosi consentono il flusso dell’acqua verso il mare e, chiudendosi, ne impediscono il riflusso nei casi in cui si verifica l’inversione, ossia con la corrente diretta verso monte.

A seguito delle emergenze idriche che si sono verificate nel corso degli ultimi anni, su incarico del Consorzio di Bonifica Delta del Po, sono state portate a termine alcune indagini modellistiche per esaminare le condizioni di funzionamento dello sbarramento antisale, per valutare la possibilità di realizzazione di un intervento di potenziamento del manufatto stesso.

L’efficacia del manufatto è stata indagata mediante l’applicazione di due distinti modelli matematici ad elementi finiti: un modello idraulico bidimensionale ed un modello idrodinamico tridimensionale multistrato (22 strati), entrambi su un reticolo di calcolo non strutturato a maglie triangolari.

Il modello bidimensionale è stato utilizzato per valutare l’idrodinamica degli scambi d’acqua tra fiume e mare al variare delle condizioni al contorno ed in particolare della portata in arrivo da monte verso il tratto terminale del fiume. Esso ha consentito inoltre di impostare e verificare la schematizzazione modellistica del manufatto.

Il modello tridimensionale multistrato, in grado di simulare la propagazione delle correnti di densità in ipotesi idrostatiche e l’intrusione del cuneo salino verso monte, ha permesso di verificare la dinamica dell’interazione tra acqua dolce e acqua salata ed il funzionamento del manufatto nelle diverse configurazioni operative, considerando la stratificazione della colonna d’acqua.

Le simulazioni modellistiche sono state supportate da una serie di analisi sui dati idrologici e fisici disponibili, come i valori della portata fluente nel tratto terminale dell’Adige registrati alla stazione idrometrica di Boara Pisani (attiva sin dalla metà del 1800), i risultati di una campagna di misure appositamente eseguita nel mese di agosto del 2012, i dati della concentrazione salina dell’acqua del fiume rilevati dal Consorzio di Bonifica in prossimità delle derivazioni irrigue presenti lungo il tratto terminale del fiume.

 

Modellazione della risalita del cuneo salino nel Fiume Adige

Oggetto dell’incarico:

Studio idrodinamico funzionale alla progettazione degli interventi necessari per l’adeguamento dello sbarramento mobile sul fiume Adige a valle della S.S. Romea

Committente:

Consorzio di Bonifica Delta del Po

Periodo di esecuzione:

Aprile-Giugno 2014

Servizi e attività:

  • Elaborazione dei dati idrologici e delle misure di salinità
  • Modello bidimensionale del tratto terminale del fiume da Boara Pisani alla Foce
  • Modello tridimensionale multistrato a densità variabile da Cavanella D’Adige allo sbocco in Mare Adriatico per lo studio delle correnti di densità
  • Schematizzazione della barriera antisale con elementi speciali tipo “flaps” (funzionamento a porta vinciana)
  • Verifica del funzionamento del manufatto in diverse condizioni idrologiche di esercizio

Dettagli

Data 30 Settembre 2015 Categoria: SITO WEB